Mosie Romney (nata nel 1994, New York) vive e lavora tra Ridgewood, Queens e la Hudson Valley. Combinando elementi figurativi e astratti, realizzano dipinti visionari che esplorano la capacità del mezzo di fungere da portale per la percezione di sé ed esplorare la sensazione del tempo policronico. I loro dipinti esprimono la vita come un’esperienza potente e performante, trasmettendo allo stesso tempo la tensione emotiva di vivere in una società in cui il contatto attraverso i confini è costantemente in conflitto.

Mosie mette insieme i propri ricordi con immagini trovate – spesso tratte dalla loro crescente collezione di fotografie di album di famiglia, acquisite su Internet – oltre a riciclare ed evolvere un cast di personaggi e oggetti da immagini precedenti. Mosie ha un background in poesia e, come tale, il linguaggio appare spesso nell’opera. Allo stesso modo, la loro esperienza nella scenografia, per il teatro e per il cinema, è un punto di riferimento. Mosie ha descritto la loro pratica come se avesse a che fare con “… la visibilità e le sue complicazioni, la soddisfazione e la soggettività limitata di vedere ed essere visti”.

Mostre recenti includono turnturnturnturn, Galeria Nicodim, Bucarest (2022, personale); Mosie Romney: it’s not My Music, Nicodim, Los Angeles; Sense of Place, Greene Naftali, New York (2022); Symbiopsychotaxiplasm, a cura di Mosie Romney, Nicodim, New York (2022); Mosie Romney: Old, Used & New, Gern en Regalia, New York (2022, solista). Il loro lavoro è incluso nelle collezioni della Green Family Art Foundation, Dallas; Institute of Contemporary Art, Miami; Pond Society, Shanghai; Studio Museum in Harlem, New York; e Museo Yuz, Shanghai.

Mosie’s work at Nicodim gallery>>