L’associazione Mahler and LeWitt Studios è fondata a Spoleto, in Umbria, grazie alla presenza degli studi e dei laboratori di Anna Mahler e Sol LeWitt. Il programma di residenza offre ad artisti, curatori e scrittori un ambiente ricco di stimoli e adatto alla concentrazione, nel quale sviluppare nuovi metodi di lavoro in dialogo con i propri pari e con il patrimonio culturale unico della regione.

La Torre Bonomo, una torre medievale un tempo utilizzata come residenza e spazio espositivo dalla gallerista Marilena Bonomo, è anch’essa al centro del programma. All’inizio degli anni ’70, LeWitt fu il primo artista residente nella Torre: utilizzandola come studio, realizzò un gruppo fondamentale di wall drawings che continuano a offrire una visione unica della sua produzione.

Il nostro programma affonda le sue radici nelle residenze per artisti dell’Anna Mahler Association iniziate nel 2010.

Il Programma

Per conoscere le opportunità riguardo alle Open Call dell’associazione, iscriviti alla nostra mailing list. Separatamente dalle Open Call tuttavia, il nostro programma viene curato con l’intenzione di soddisfare con attenzione le richieste di tutti coloro che fossero interessati all’ambiente e alle risorse uniche che Spoleto può offrire. Accettiamo proposte e risponderemo a ciascuna personalmente:

info@mahler-lewiitt.org.

Uguaglianza, diversità e inclusione

Consulta la nostra policy.

Chi siamo…

Presidente Onorario: Marina Mahler
Consulente Artistico Onorario: David Gothard

Direttrice: Eva LeWitt
Direttore & Curatore: Guy Robertson (biog.)
Assistente Curatore: Tommaso Faraci

Partners

Citta di Spoleto_MLcolour

Carla Fendi Foundation
Torre Bonomo, Valentina Bonomo
Anna Mahler Association
Festival di Spoleto
Artifex Press
Musica di Casa Menotti / Fondazione Monini
The Marignoli di Montecorona Foundation
Fitzcarraldo Editions
Mahler Foundation
Yale University Art Gallery

Director’s Circle

Agnes Gund
Charina Endowment Fund

Patrons

Karen Bechtel and Will Osborne
Laure Genillard
Doran Family Foundation
Goldstone Family Foundation
Jane Katcher
Jill and Peter Kraus
Marina Mahler
Tom Sachs
The Marignoli di Montecorona Foundation
The LeWitt Collection
Clifford Ross and Nicolette Donen
Matthew Stephenson Fine Art Consultancy

Amici

May Calil
Ross Chalmers
Asaf Cohen
Claudia DeMonte and Ed McGowan
Gabriella De Ferrari
Chester Prescott
Bréon George Rydell
Steven Henry & Philip Shneidman
Sarah Hoover and Tom Sachs
Bree Jeppson and James Bassett
Bruce Josephy
Carol LeWitt
Sofia LeWitt
Lucinda Lovell
Laura Mattioli
Carine Menache
Nancy Rosen
Anthony Sansotta
Sue Sbrolla and Edward Alger Jr
Jill Segal
Garry Scott-Irvine
Alma Zevi

Siamo grati a tutti gli individui e le organizzazioni che hanno sostenuto il programma, tra cui: Inlaks Shivdasani Foundation, Stanley Thomas Johnson Foundation, The Danish Arts Council, Hannah Barry Gallery, Union Pacific, The Sunday Painter.

Spoleto Art Network

www.spoletoartnetwork.org

Contatti

info@mahler-lewitt.org

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Anna Mahler

AMahler,Spoletostudio1_HIGHRES Immagine: Anna Mahler al lavoro nel cortile di Casa Mahler, Spoleto.

Anna Mahler (1904 – 1988), figlia di Gustav e Alma, cominciò la sua carriera come pittrice sotto la guida di Giorgio de Chirico a Roma. Con l’incoraggiamento di Fritz Wotruba, un amico molto caro, trovò il suo medium espressivo nella scultura lapidea di meravigliose visioni astratte della figura umana. La sua pratica includeva anche l’uso dell’argilla, con cui modellare attentamente le personalità dei ritratti in busto, spesso noti compositori o scrittori dei circoli d’avanguardia viennesi. Ernst Gombrich, citando l’artista stessa, ha scritto di come il valore della sua arte “non sia determinato da caratteristiche superficiali ma dalla capacità di raggiungere e toccare i nostri sentimenti più intimi”. Arrivò per la prima volta a Spoleto nel 1968 decisa a comprare una casa in Italia dopo un viaggio ispiratore compiuto a Cortona l’anno precendente con sua figlia Marina, la quale le aveva suggerito l’Italia piuttosto che la campagna inglese come luogo di vita e di lavoro.

Sol LeWitt

Sol_LeWitt_Bonomo_Torre_Herczeg Immagine: Wall Drawing 301 (dettaglio),Torre Bonomo, Spoleto.

Nel corso della sua carriera, Sol LeWitt (1928 – 2007) ha avuto un significativo rapporto professionale e personale con l’Italia e in particolare con la città di Spoleto, in Umbria. La sua gallerista italiana, Marilena Bonomo, possedeva una casa estiva sul Monteluco, con vista su Spoleto, nella quale invitava a soggiornare gli artisti che rappresentava. Sol tornava in visita talmente spesso che Marilena suggerì lui l’acquisto di una casa propria e così nel 1972 Sol acquistò una torre, solitaria e di forma cubica, la quale si affacciava dal Monteluco. La passeggiata dalla casa di Monteluco alla città di Spoleto è documentata nel suo libro fotografico From Monteluco to Spoleto (1976). Dopo essersi sposato, lui e Carol vissero lì quasi ininterrottamente, attraverso gli anni ’80, e entrambe le loro figlie, Sofia ed Eva, nacquero in città. Fu in questo periodo che Sol iniziò a lavorare anche presso un nuovo studio situato nel centro storico.

Spoleto

DSC01225_bw Image: il Ponte delle Torri, un acquedotto medievale che collega il centro storico di Spoleto a Monteluco.

Oltre agli studi di Anna Mahler e Sol LeWitt, i quali hanno un’aura del tutto speciale e ispiratrice, Spoleto vanta un’impressionante storia dell’arte del 20° secolo grazie al celebre Festival Dei Due Mondi. La Spoletosfera, la cupola geodetica costruita da Buckminster Fuller nel 1967, è collocata alle porte del centro storico e, presso la stazione ferroviaria, Alexander Calder ha eretto il suo più grande stabile, il Teodelapio. Josef Beuys, Jasper Johns, Willem De Kooning, Lynn Chadwick, Henry Moore, Isamo Noguchi, David Smith, Cy Twombly furono tutti a loro volta affascinati da Spoleto. Il Duomo vanta affreschi di Filippo Lippi e Pinturicchio. Oltre ai musei ci sono diverse importanti biblioteche di storia dell’arte e una ricchissima raccolta di architetture, in particolare longobarde e romane. Il formidabile Ponte delle Torri, un imponente acquedotto, meravigliò Goethe e venne dipinto da Turner. Arroccata nel cuore delle zone un tempo popolate da antichi Umbri ed Etruschi, a breve distanza da Spoleto si trovano gli affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo e quelli di Giotto ad Assisi. Due dei più importanti centri della ceramica italiana, Deruta e Gubbio, si trovano nelle vicinanze così come luoghi di alto interesse storico culturale come Orvieto, Perugia e Roma.