Kyla McDonald
Scrittrice in Residenza

Kyla McDonald è curatrice, storica dell’arte e dottoranda AHRC presso la Glasgow School of Art, in Scozia. Durante la sua residenza svolgerà attività di ricerca e scrittura per il suo dottorato, il quale investiga la riscoperta di artiste donne precedentemente trascurate dalle recenti tendenze curatoriali.

Offrendo una sintesi delle sue ricerche, afferma: “Dal 2007, nonostante alcune eccezioni chiave, il mondo dell’arte ha assistito al costante aumento di interesse per le donne anziane e decedute le cui opere sono state precedentemente trascurate o ignorate per periodi prolungati. Lo scrittore Zoë Lescaze l’ha definita “l’era delle mostre riparative”, in base alla quale diversi musei e istituzioni d’arte di alto profilo sembrano cercare di correggere le loro esclusioni precedenti e portare in primo piano la discussione sulla revisione dei canoni. Revisione e recupero sono approcci che sono stati impiegati nella teoria femminista e nella storia dell’arte femminista dagli anni ’70, portandomi a indagare se questo significa che stiamo finalmente assistendo a strategie femministe che entrano nel museo in modo significativo. La mia tesi, quindi, esplora ciò che queste mostre correttive stanno realizzando – concettualmente e materialmente – per la storia dell’arte femminista e per le artiste in primo piano, attraverso un esame critico del rinnovato interesse per artiste come Hilma af Klint (1862-1944), Lee Lozano (1930–1999) e Veronica Ryan (nata nel 1956). Attraverso il progetto cerco di analizzare le istanze curatoriali delle mostre che hanno messo in risalto queste artiste: investigando se le affermazioni che sembrano postulare sull’argomento della revisione canonica siano il risultato, o meno, del coinvolgimento nel dibattito femminista. Inoltre, è anche importante considerare come le modalità di inquadramento di tali mostre influenzino l’eredità artistica delle artiste che vengono riscoperte.”

Uno dei casi studio di Kyla è l’artista italiana Carol Rama. Nel settembre 2018, Kyla ha curato Niki de Saint Phalle: Here Everything is Possible a Beaux-Art Mons, in Belgio, per il quale ha anche curato e scritto nel catalogo della mostra. Come direttore ad interim presso Bonner Kunstverein, Germania, gennaio-luglio 2018, ha curato mostre e prodotto pubblicazioni con Hayley Tompkins e Oliver Osborne. Kyla è stata precedentemente direttrice artistica dei Glasgow Sculpture Studios, in Scozia dal 2012-2016, dove ha curato mostre e commissionato progetti con artisti tra cui Zofia Kulik, Liz Magor, Nina Beier, Haegue Yang, Nicolas Deshayes e Iman Issa, tra gli altri. Dal 2008-2012 è stata Assistant Curator presso la Tate Modern, in Inghilterra, dove è stata un membro chiave del team International Collections lavorando alle acquisizioni di arte moderna e contemporanea internazionale per la Tate Collection. Ha curato le mostre Haris Epaminonda, VOL. VI, 2010, e I Decided Not to Save the World 2011, e ho lavorato alla Commissione Unilever Turbine Hall con Tino Sehgal: These Associances, 2010. Dal 2005 al 2008 è stata Assistente Curatrice per Esposizioni e Display alla Tate Liverpool, Inghilterra. È stata membro della giuria per il Turner Prize 2015.