Carly Breame
Ceramista, Designer dei Materiali & Ricercatrice

 

 

La ceramista, designer di materiali e ricercatrice Carly Breame si è unita al nostro programma Materia in collaborazione con l’iniziativa di residenza dell’University of the Arts, Art for the Environment. Carly ha studiato nel programma Material Futures alla Central Saint Martins, Londra. Sostenitrice dell’integrità ambientale e della produzione sostenibile di materiali, sviluppa strumenti per misurare l’impatto ambientale e, combinando ricerca e artigianato, progetta materiali utilizzabili che rappresentano gli ambienti locali.

Carly ha iniziato la sua residenza ponendosi l’interrogativo: ‘Come può la tavola da pranzo – in particolare le stoviglie – rappresentare la cultura materiale di Spoleto e della regione circostante? In che modo il paesaggio può riflettersi nell’esperienza culinaria?” Continua: “Attraverso la mia ricerca miro a sviluppare filiere etiche e visibili nei materiali, evidenziando tracciabilità e trasparenza, considerando come ridurre l’impatto ambientale. Come designer, mi interessano gli oggetti funzionali che esistono intorno al tavolo da pranzo. L’atto di mangiare è il cuore di ogni comunità. Il tavolo da pranzo funge da punto di incontro. Uno spazio di collettività, di ristoro e di gioia. Il tavolo da pranzo, in questo progetto, sarà il fulcro che unirà il lavoro e i suoi usi, creando al contempo un’opportunità di dialogo sulle questioni associate.’

Inizialmente Carly ha studiato il paesaggio geologico dell’Umbria, esaminando e reperendo depositi di argilla accessibili esposti in alvei, frane e cave. La maggiore fonte di argilla proviene da una cava di Marsciano che produce tegole. La vastità della cava ha attirato l’attenzione sull’impatto ambientale che l’estrazione di materiali come l’argilla ha sul paesaggio, in particolare se trasformati come prodotti per il nostro ambiente edile. Creare consapevolezza sui materiali tracciando la loro estrazione e comprendendo il loro impatto sull’ambiente è al centro del suo progetto.

 

 

In Umbria i terreni fertili sono prevalentemente destinati a vigneti e uliveti. Per riflettere questo dato, Carly ha incorporato nei suoi smalti ceramici bucce d’uva essiccate e peduncoli d’acino provenienti della Cantina Dionigi. I suoi esperimenti attraverso varie ricette, utilizzando anche altre ceneri di provenienza locale, sono stati documentati nel suo evento Open Studio. Utilizzando gli ingredienti di argilla e smalto di provenienza locale, Carly ha prodotto diversi utensili prototipo in collaborazione con il maestro ceramista di Deruta Fabio Veschini. I disegni riflettono le importanti tradizioni ceramiche regionali.

Riempiendo gli utensili di cibo, Carly ha detto: “L’evento Open Studio è un invito a riunirsi attorno al tavolo da pranzo, a mangiare e bere dagli utensili che rappresentano materialmente la Valle Umbra e a dialogare sui materiali che utilizziamo quotidianamente .’

Il lavoro di Carly a Spoleto è una continuazione del suo progetto off the menu, che studia l’uso delle risorse locali e dei rifiuti come metodo per la decrescita, proponendo lo spreco alimentare come strumento di rigenerazione ambientale e sociale. In collaborazione con un ristorante a Margate, nel Regno Unito, Carly ha sviluppato una collezione di ceramiche utilizzando gli scarti dei ristoranti. La sua ambizione è sviluppare una conversazione sui livelli di produzione e consumo nella ristorazione e offrire soluzioni incentrate sull’ambiente.

Nell’ambito del suo lavoro di ricerca sui materiali, Carly ha anche collaborato con Textile Exchange, contribuendo a The Preferred Fiber and Material Matrix, un framework per aiutare le aziende di abbigliamento, calzature e articoli per la casa a prendere decisioni di approvvigionamento informate fornendo dati trasparenti e una guida consolidata e convalidata su oltre 65 dei materiali più utilizzati nel settore.

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