Lina Hermsdorf
BONA DEA
Festival di Spoleto, 27 Giugno – 12 Luglio, 2021
Palazzo Collicola, Galleria d’Arte Moderna Giovanni Carandente, Spoleto
lunedi 28 giugno, 10.30 – 13.00 e 15.30 – 19.00
mercoledi 30 giugno a lunedi 5 luglio, 10.30 – 13.00 e 15.30 – 19.00
mercoledi 7 – domenica 11 luglio, 10.30 – 13.00 e 15.30 – 19.00
Per la 64a edizione del Festival dei Due Mondi, Lina Hermsdorf presenta la sua video installazione Bona Dea, che ha sviluppato durante le residenze presso Mahler & LeWitt Studios nel 2018 e 2019.
L’opera è incentrata su un bosco sacro poco conosciuto nei pressi di Spoleto, dedicato all’antica dea romana Bona Dea, divinità venerata esclusivamente dalle donne. Durante le feste di Bona Dea, alle donne era permesso bere vino forte e fare sacrifici di sangue, pratiche altrimenti vietate dalla cultura romana. La conoscenza del culto è scarsa in quanto è stata trasmessa prevalentemente da scrittori maschi, ai quali erano esclusi i rituali.
Realizzato tramite rendering in tempo reale, riprese con drone e studio di Google Earth, il video cattura una veduta aerea della foresta, viaggiando dal suolo all’atmosfera e viceversa, creando un ciclo ipnotizzante.
Questo movimento ciclico, che attinge alle progressioni del mondo naturale e della storia, si riflette anche nei dettagli biografici della narratrice del film, Paola Dionisotti (classe 1953), che allude a diverse fasi della vita femminile: dalla pubertà e fertilità alla menopausa.
Nelle stesse parole di Hermsdorf, “In Bona Dea il culto diventa una fonte per pensare all’esclusione, alle nozioni di eccesso e considera i siti antichi come, misteriosamente, promettenti”.
Bona Dea è stata gentilmente supportata dall’Arts Council England, da Mahler & LeWitt Studios e dall’Exhibitions Hub del Department of Art, Goldsmiths College. Il progetto è emerso inizialmente dall'”Artist’s Books Residency Program” presso Mahler & LeWitt Studios nel 2018.
Effetti visivi: Ifor Ashton e Luke Doyle
Interprete/Narratore: Paola Dionisotti
Lina Hermsdorf (1985, Germania) vive e lavora a Londra. Spesso mediate attraverso performance e installazioni testuali, le sue opere dispiegano fili narrativi che esplorano come le strutture di potere, la tecnologia e le componenti naturali interagiscono tra loro. Incorpora regolarmente i dati biografici dei suoi artisti e la storia del sito nei suoi pezzi. Hermsdorf ha studiato Teatro presso l’Università di Giessen e Belle Arti presso la Städelschule di Frankfurt. Le mostre recenti includono ‘Being A Vertebrate’ presso Kunstverein Dortmund (2020), ‘Keeping Time’ (2019) Cappella del Barolo, Italia‚ ‘Doing things with words’, Kunstverein Braunschweig (2018); ‘State 0’, Flat Time House (2017), Vantage Point, Künstlerhaus Bremen (2017), Immortalismus, Kunstverein Freiburg (2017), tra le altri sedi. Lina ha anche preso parte al Simposio ‘Women in Conceptual Art’ presso il Chelsea College of Arts (2018).