Michelangelo Miccolis
artista in residenza
Michelangelo Miccolis at Karmaklubb* #27, Kulturhuset, Oslo. Photo: Julie Hrnčířová. Courtesy the artist, osloBIENNALEN / Karmaklubb* 2019.
Michelangelo Miccolis (1981, Città del Messico) segue una pratica artistica basata sulla performance che si estende a vari formati, dagli eventi partecipativi alla scrittura, produzione e curatela. Si unirà a noi a Spoleto per sviluppare nuovi lavori ed esplorare la storia della performance della città, insieme a nick von kleist, in preparazione per la residenza “the SHED” ai Mahler & LeWitt Studios nell’estate 2021.
Michelangelo sta attualmente lavorando a un nuovo scritto sulla performance, in particolare, un testo che riflette sul lavoro, le relazioni e la cura dal titolo The Performances I Missed. La precedente pubblicazione di Miccolis, commissionata da osloBIENNALEN, WHO CARES: Notes on how to address a audience – A performance journal, 1992-2017, esplora i suoi ruoli intrecciati di performer, curatore, produttore e assistente di performance, chiedendosi non solo who cares (chi si preoccupa) delle prestazioni, ma mettendo in discussione le relazioni e gli standard di coloro che partecipano e sono coinvolti nella performance.
Dal 2020 Michelangelo è entrato a far parte del consiglio curatoriale di Shedhalle (Zurigo); i prossimi progetti includono The Army of Love, in collaborazione con Ingo Niermann e OFFSHORE, in collaborazione con Cally Spooner. Ha avviato lo spazio di performance online ‘the SHED’ per Shedhalle e sarà tutor per la residenza ‘the SHED’ Mahler & LeWitt Studios 2021.
Dal 2017 al 2019 è stato curatore ospite per Cabaret Voltaire (Zurigo). Nel 2017 Michelangelo ha fondato IMMATERIAL, un programma annuale di performance alla Material Art Fair di Città del Messico.
Dal 2005 ha lavorato a livello internazionale su progetti di rinomati artisti e istituzioni tra cui: Dora García, Tino Sehgal, Christodoulos Panayiotou, Carlos Amorales, Romeo Castellucci & Socìetas Raffaello Sanzio, Biennale di Venezia, Fondazione Trussardi, Tate Modern, Palais de Tokyo, Museo Reina Sofia, Gropius Bau, Centre d’Art Contemporain Geneva, Estancia Femsa e Università Iuav di Venezia.